Un “romanzo” da “rileggere” in quattro serate. È la vita intensa, avventurosa e pienamente vissuta di monsignor Aristide Pirovano, il Vescovo missionario di cui quest’anno Erba, sua città natale, celebra il centenario della nascita, avvenuta il 22 febbraio 1915. Per ripercorrere la sua biografia, l’Associazione Amici di monsignor Aristide Pirovano ha ideato un ciclo di quattro serate in collaborazione con la Comunità pastorale Sant’Eufemia e col patrocinio del Comune di Erba e di Ca’ Prina.
Il primo appuntamento è in programma lunedì 23 marzo, alle 20.45, nella Sala Isacchi di Ca’ Prina. Al centro sarà l’opera di padre Aristide a Erba negli anni drammatici della guerra, dei bombardamenti e della contrapposizione tra nazifascisti e partigiani, nella quale il sacerdote si interpose come rispettato ed efficace mediatore, scongiurando il pericolo di un sanguinoso scontro. Ne parleranno: Enrica Sangiorgio, presidente degli Amici; Marcella Tili, sindaco di Erba; don Giovanni Afker, responsabile della Comunità pastorale Sant’Eufemia; Cesare Grampa, del Centro Puecher di Milano. Durante la serata sono previste testimonianze di alcuni cittadini erbesi.
Ma l’omaggio a monsignor Pirovano si sta articolando in diverse iniziative. Venerdì scorso la Via Crucis settimanale celebrata nelle parrocchie della Comunità pastorale Sant’Eufemia si è ispirata proprio alla biografia di padre Aristide. E nel suo ricordo, durante la Quaresima, i gruppi di catechesi dell’oratorio di Erba stanno conducendo un’iniziativa di solidarietà a favore di Marituba, la comunità brasiliana nella quale padre Aristide operò nell’ultima fase della sua vita: la raccolta di materiale scolastico (penne, quaderni, materiale di cancelleria), il cui acquisto è il corrispettivo di rinunce e sacrifici effettuati dai ragazzi erbesi. Il tutto sarà poi spedito al di là dell’oceano accompagnato da messaggi e lettere destinate ai coetanei brasiliani.