Giovedì 10 settembre gli Amici di Monsignor Pirovano, d’intesa con la Comunità pastorale Sant’Eufemia, rilanciano “Diamoci la mano per dare una mano”, il corteo solidale che si svolgeva a Erba fino a qualche anno fa, poi sospeso a causa dei lavori di restauro che hanno riguardato la chiesa di Sant’Eufemia. La manifestazione torna in un anno particolarmente importante per gli anniversari che riguardano padre Aristide – centenario della nascita e sessantesimo anniversario della consacrazione episcopale – e rientra a pieno titolo nel calendario degli eventi collaterali alla festa patronale di Santa Maria Nascente (8 settembre).
La novità sostanziale è che la manifestazione – a cui sono tradizionalmente invitati i rappresentanti delle istituzioni locali e tutte le associazioni cittadine – coinvolge attivamente altre realtà erbesi attive in ambito missionario: l’Associazione Nisshash, nata nel 2010 per promuovere iniziative di solidarietà verso le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo, a sostegno in particolare dell’opera dei missionari erbesi padre Luca Galimberti, suor Maria Luisa Caruso, padre Daniele Frigerio e Piccola Sorella Valeria Testori; l’Associazione Amici di Lilia, nata nel 2002 in memoria di Lilia D’Ascoli Miotto, e che, dopo aver realizzato un asilo a Santana (Brasile), poi donato alla diocesi di Macapà, è oggi impegnata nella realizzazione di un centro di salute per madri e bambini a Parintins, sempre in Brasile. Grazie al loro contributo, il corteo sarà animato – all’inizio, lungo il percorso e al termine – con riflessioni ispirate al Messaggio di Papa Francesco per la prossima Giornata missionaria mondiale.
Il ritrovo è in programma alle 20.30 davanti a Sant’Eufemia, dove saranno lette le prime riflessioni. Da lì partirà poi il corteo, che percorrerà piazza Vittorio Veneto e via Volta e sosterà in largo Puecher, dove si darà spazio ad altre riflessioni. Poi si proseguirà per corso XXV Aprile e si arriverà in piazza della Prepositura, davanti alla chiesa di Santa Maria Nascente, dove ci saranno le ultime riflessioni, la “catena umana di solidarietà” creata dal gesto di darsi la mano e l’ingresso in Prepositura per l’ultima riflessione più centrata su padre Aristide, l’intervento di don Giovanni Afker, responsabile della Comunità pastorale, e la benedizione conclusiva.