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San Rocco, l’omaggio di Coccopalmerio e Lupi a padre Aristide

«Quando fui consacrato Vescovo dal cardinale Carlo Maria Martini nel Duomo di Milano, tra i co-consacranti c’era anche monsignor Pirovano. Mi impose le mani con particolare energia, “per richiamare lo Spirito con ancora più forza», mi disse… E quando a chiamare è un grande vescovo e un santo missionario come padre Aristide, la risposta dello Spirito non si fa attendere…». Queste le parole commosse con cui il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, ha ricordato monsignor Aristide Pirovano nel momento di preghiera davanti alla sua tomba, nel Cimitero Maggiore di Erba, in occasione della visita a Erba del 17 agosto scorso. «Anche il cardinale Martini desiderava venire qui a pregare – ha aggiunto il prelato -. Possiamo dire che siamo qui anche a suo nome…». Il Cardinale ha poi abbracciato la presidente degli Amici, Enrica Sangiorgio, ringraziandola per il sostegno assicurato alla missione di Marituba.

Col cardinale Coccopalmerio – accompagnato da don Giovanni Afker, responsabile della Comunità pastorale Sant’Eufemia, e accolto al Cimitero da don Bruno Borelli di San Maurizio – c’era monsignor Vittorio Lupi, vescovo di Savona-Noli, che ha ricordato la vivissima impressione suscitata in lui dalle testimonianze sulla figura e sull’opera di padre Aristide resegli da Marcello Candia e da una sua collaboratrice: «Siamo alla vigilia del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia – ha sottolineato Lupi -. Chiediamo l’aiuto di padre Aristide in un momento così importante per la vita della Chiesa…».

Dal Cimitero – dove sono giunti dopo la visita alla chiesa di Sant’Eufemia, i cui recenti lavori di restauro sono stati illustrati dall’architetto Antonello Marieni – i presuli si sono portati presso l’azienda Diotti per benedire il nuovo piazzale dedicato a San Giovanni Paolo II.

La visita del cardinale Coccopalmerio e di monsignor Lupi era legata alla Festa di San Rocco, patrono dell’omonimo rione erbese, celebrata in serata con particolare solennità, alla presenza di tutti i sacerdoti della città ai quali si è unito anche il Vescovo di Como monsignor Diego Coletti, e dove la Città di Erba era rappresentata dal sindaco Marcella Tili, dall’assessore Franco Brusadelli e dal consigliere comunale Anna Proserpio. Nella sua omelia il Cardinale ha sottolineato l’importanza della figura di San Rocco, pellegrino del Trecento che dedicò la vita alla cura dei malati, unendo idealmente la sua figura a quella di padre Aristide.

Dopo la celebrazione ha avuto luogo un intrattenimento con musica e poesie a cura del gruppo “Teatrino di noi”.

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