L’Associazione Amici di monsignor Aristide Pirovano saluta con commozione, rimpianto e infinita riconoscenza il dottor Luigi Farina, scomparso la scorsa notte nella sua abitazione di Erba: proprio oggi avrebbe compiuto 80 anni. Promotore e socio fondatore del sodalizio, suo vicepresidente dall’istituzione, dal 2012 ne era presidente onorario. Gli Amici si stringono con affetto alla moglie, signora Franca, ai figli Federico, Paolo e Carlo con le rispettive famiglie e a tutti i congiunti, e si uniscono al cordoglio della città di Erba e del nostro territorio, in cui il dottor Farina era conosciutissimo, stimato e apprezzato. Una partecipazione condivisa dai Poveri Servi della Divina Provvidenza dell’Opera Don Calabria, responsabili della missione brasiliana di Marituba a favore della quale operano gli Amici. Oggi e domani, alle 17, nel giardino di Casa Farina in via Tassera a Erba, si pregherà per lui nel rito del Rosario. I funerali saranno celebrati, nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente a Erba, sabato alle 10.30, preceduti dal Rosario alle 10.
Luigi Farina è stato un autentico protagonista in tutto ciò in cui si è impegnato. Imprenditore ricco di intraprendenza, determinazione, idee innovative e coraggiose, con i fratelli Bruno e Giancarlo ha sviluppato un’attività che – dall’originaria produzione vinicola avviata dal padre – si è ampliata al settore metallurgico, con varie e importanti ramificazioni in Italia e all’estero.
Significativo anche il suo impegno pubblico, che l’ha portato a partecipare all’amministrazione della città come Assessore ai Servizi sociali e Vicesindaco: si ricordano in particolare il suo impulso all’ampliamento e allo sviluppo della Casa di riposo “Giuseppina Prina” e l’entusiasta apporto alle iniziative dei gemellaggi instaurati da Erba, soprattutto con la città tedesca di Fellbach. È stato ideatore, promotore e primo presidente di Lariosoccorso. Appassionato fautore dell’animazione della vita sociale, è stato generoso sostenitore di diverse associazioni e di varie manifestazioni in ambito sociale, culturale e sportivo. Intenso e affettuoso il suo legame con l’Istituto San Vincenzo, di cui ha presieduto l’Associazione degli ex alunni. Nel 2013 è stato insignito dell’Eufemino, la massima onorificenza civica erbese.
Presente e attivo nella comunità ecclesiale erbese, il dottor Farina è stato legato a monsignor Aristide Pirovano da un lunghissimo rapporto di stima reciproca e amicizia fraterna. Era il più fedele e sollecito patrocinatore delle opere e dei progetti avviati da padre Aristide a Marituba, comunità dove si è recato moltissime volte e nella quale era di casa.
Dopo la morte di padre Aristide (3 febbraio 1997), immediata è stata la sua determinazione a far sì che l’opera del Vescovo missionario proseguisse attraverso una realtà che ne portasse il nome. L’assoluta sintonia umana con Enrica Sangiorgio Cavenaghi ha posto le basi per la nascita dell’Associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano nel settembre del 1997. La «signora Enrica» alla presidenza e il «dottor Gino» suo vice sono stati gli artefici di una stagione ricca di progetti a favore di Marituba: dalle adozioni a distanza al programma “Un letto per la vita”, dalle strutture parrocchiali, sociali, sanitarie ed educative al completamento delle attrezzature e delle apparecchiature per l’Ospedale, dal Villaggio Italia alla Fazendinha Esperanca…
Evento tradizionale e lieto, per tutti gli Amici, era la serata conviviale prenatalizia che i coniugi Farina offrivano presso il Ristorante “Riposo” di Cesana Brianza, il cui ricavato era sempre devoluto a favore di Marituba. Appuntamento che non è mai venuto meno, anche dopo il grave malore che alcuni anni fa colpì il dottor Farina. Un evento che però non gli ha impedito di continuare a interessarsi e a partecipare alla vita dell’Associazione. Ricordiamo, in particolare, la sua presenza al pellegrinaggio a Roma in occasione del centenario della nascita di monsignor Pirovano (2015).
Ora il «dottor Gino» ha raggiunto i suoi grandi amici, padre Aristide ed Enrica (scomparsa nel 2019). L’Associazione sa di poter contare sulla loro protezione e sul loro aiuto e si sente ancora più spronata a proseguire nell’opera che loro hanno intrapreso.