Quando monsignor Aristide Pirovano venne nominato vescovo, al centro del suo stemma episcopale volle l’immagine di una nave che solca le onde spiegando sulle vele l’immagine della croce: il simbolo del missionario che salpa per terre lontane.
A quindici anni dalla costituzione, anche l’Associazione Amici di monsignor Aristide Pirovano “salpa” e inizia a “navigare” nel “mare” – a volte insidioso, ma ricco di opportunità – del web. Padre Aristide partiva per annunciare il Vangelo a popolazioni che non lo conoscevano. L’Associazione che porta il suo nome, più modestamente, parte per far conoscere la sua figura e le sue opere a un numero sempre maggiore di persone, utilizzando lo strumento della rete.
La rete, già. Altro termine che evoca immagini e significati evangelici. La usavano per pescare Pietro e i primi apostoli, poi divenuti pescatori di uomini. La costruì padre Aristide: una rete di conoscenze, amicizie, relazioni, intessuta per sostenere in ogni modo la sua missione, prima a Macapà e poi a Marituba. Puntando su Internet per “accorciare” le distanze geografiche, anche gli Amici ora sperano di costruirne una: una rete di nuovi Amici, ai quali far conoscere la vita e l’esempio di padre Aristide e dai quali, magari, ricevere un supporto per i loro progetti.
Chi si troverà a “navigare” in questo sito potrà documentarsi su padre Aristide e sulla realtà di Marituba, a cui egli si dedicò nell’ultima parte della sua vita e a cui è indissolubilmente votato l’impegno degli Amici. Potrà trovare anche tutte le informazioni per contribuire all’attività dell’Associazione: dalla possibilità di associarsi a quella di sottoscrivere l’adozione a distanza di un bambino di Marituba. Affrontando la sfida di Internet, il proposito degli Amici è quello di fornire un quadro completo, preciso e il più possibile aggiornato del loro lavoro. Cercando di non perdere mai la “bussola” e di fare in modo che virtuale faccia rima con virtuoso.
Buona navigazione a tutti!