Lunedì 13 maggio, presso la Scuola San Vincenzo di Erba, si è riunita l’Assemblea ordinaria dei soci dell’Associazione “Amici di Monsignor Aristide Pirovano”. Regolarmente costituitasi in seconda convocazione in osservanza delle disposizioni dello Statuto associativo sotto la presidenza della signora Enrica Sangiorgio (presidente dell’Associazione), l’Assemblea ha esaminato il bilancio d’esercizio chiuso al 31.12.2012, predisposto dal Comitato direttivo.
La Presidente ha dato lettura della Relazione di missione al bilancio (in allegato), evidenziando un importante attivo legato all’anticipazione nel bilancio 2011 dei contributi semestrali delle adozioni. La relazione annuncia anche il ritorno a Marituba di fratel Gedovar Nazari, Povero Servo della Divina Provvidenza, successore di monsignor Pirovano nella gestione e nello sviluppo delle opere sociali della missione, e segnala l’assenza di novità relative alla causa di beatificazione di padre Aristide. Descrivendo le necessità della popolazione di Marituba, la Presidente ha sottolineato l’aumento delle richieste di “ceste basiche” per l’alimentazione, diventate via via più costose.
Il segretario Luca Pellegata ha invece illustrato il bilancio e fornito le ultime comunicazioni relative al 5×1000 (riferite al 2011), in sostanziale stabilità rispetto agli anni precedenti, sia nel numero dei contribuenti (212), sia nell’importo complessivo (circa 12 mila euro). Proprio con riferimento al 5×1000 la Presidente ha annunciato la volontà di destinare i fondi prossimamente disponibili alla sostituzione dei tetti di alcune strutture della missione, realizzati in “brasilite” (eternit) e quindi da rimpiazzare.
Nel successivo dibattito il consigliere Carlo Farina ha rilevato il trend negativo delle adozioni a distanza, il cui bilancio manifesta – dall’inizio dell’attività – un calo di circa 50 mila euro nell’importo annuo complessivo, e ha auspicato un impegno dei soci al reperimento di nuovi “padrini”. La Presidente ha attribuito tale calo alla scomparsa di diversi “genitori adottivi”, così come alla volontà di altri di non rinnovare il loro impegno, e ha raccomandato che le adozioni non vengano mai “forzate”, pena la loro mancanza di continuità.
Al termine della discussione l’Assemblea ha approvato il bilancio all’unanimità.