La Fazendinha: la speranza nella terra

Molti giovani di Marituba hanno scarse opportunità di lavoro e quindi di guadagno. Per questo motivo si trovano in condizioni di potenziale emarginazione o di reale disagio sociale, che li pone alla mercé di violenze o dello spaccio di droga.
Alla loro formazione professionale e al loro inserimento nel mercato del lavoro – proprio per metterli al riparo da questi pericoli – è rivolto il progetto Esperança na Terra, finalizzato all’apprendimento e allo sviluppo di capacità lavorative nel settore della floricoltura e del giardinaggio.
Al centro del progetto c’è una Fazendinha attivata nel 2004 nel bairro (quartiere) San Francesco di Marituba, su un terreno di circa 40 mila mq destinato in parte a piantagione, in parte all’allevamento di animali domestici (galline e anatre), con alcune vasche per la piscicoltura. Completano la Fazendinha una struttura amministrativa che ospita le aule e la mensa e un deposito per le attrezzature e i macchinari. L’Associazione Amici di monsignor Pirovano ha contribuito a finanziare l’acquisto delle dotazioni. Dopo l’aggiunta di nuove aule, la costruzione è stata ampliata con la realizzazione di un padiglione coperto progettato dall’ingegner Araujo.
Sotto la guida di docenti e tecnici, attraverso 1200 ore di lezione e attività pratica, giovani dagli 8 ai 14 anni acquisiscono nozioni nelle materie di base (dalla matematica all’educazione civica, dall’igiene alla sicurezza sul lavoro), nelle tecniche di coltivazione di fiori e piante ornamentali, nelle modalità di gestione e commercializzazione dei prodotti sul mercato locale e nell’avvio di esperienze imprenditoriali e cooperativistiche.
Ma la vita della Fazendinha comprende anche un accompagnamento di tipo psicologico (basato su quattro principi: imparare a imparare, imparare a fare, imparare a essere, imparare a convivere) e momenti di gioco e svago. Il tutto allo scopo di conseguire una qualificazione tecnica e una formazione professionale che favorisca l’integrazione lavorativa e sociale almeno della metà dei giovani coinvolti (150 in due turni).