«La collaborazione dei Padrini e delle Madrine dall’Italia permette che i nostri progetti si realizzino arricchendo sempre più le esperienze di tanti giovani», scrive da Marituba suor Ignez Stieve, nella lettera che i “genitori adottivi a distanza” dei bambini brasiliani hanno ricevuto negli ultimi giorni del 2014.
La relazione curata dal Programa de Apoio ao Educando (Pae) fa il punto sulle attività sviluppate nelle scuole di Marituba – Nostra Signora di Nazareth, Nostra Signora della Pace, San Francesco d’Assisi, Scuola San Giuseppe, Scuola Don Calabria, Progetto Sociale Fazendinha Speranza e Centro Professionale Dom Aristide Pirovano – a partire dai numeri: sono 4210 i giovanissimi seguiti nel complesso, divisi tra 503 (materne) e 3150 (primarie e medie), mentre per 290 bambini e adolescenti a rischio di disagio sono stati approntati specifici doposcuola e 267 giovani sono stati addestrati nella scuola di formazione professionale (in settembre si sono conclusi i primi cicli di studi).
Ma l’opera del Pae comprende anche l’assistenza alle famiglie attraverso periodiche visite domiciliari, fornitura di generi alimentari e medicinali e attività sociali proposte alle mamme che non lavorano. Un servizio tanto più importante considerati «il disinteresse da parte dello Stato e delle amministrazioni locali» e «il forte incremento» della circolazione di droga, che porta molte famiglie a trasferirsi da Marituba, col conseguente abbandono della scuola da parte dei figli e l’interruzione del processo educativo.
Nonostante queste difficoltà, scrive suor Ignez, «la Provvidenza si è manifestata con segni concreti»: per questo, conclude, «esprimiamo a tutti voi la nostra riconoscenza, assicurando la nostra preghiera per ciascuno, affinché Dio vi ricompensi con la sua grazia».