Una mattinata di teatro e di arte per ricordare monsignor Aristide Pirovano nella chiesa che gli era più cara, quella di Sant’Eufemia a Erba. Sabato 25 giugno la chiesa romanica ha fatto da ambientazione ad Aristide, il Vescovo del sorriso, lo spettacolo che Il Giardino delle Ore aveva portato in scena al Teatro Excelsior nello scorso dicembre nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita del Vescovo missionario erbese, promosse dall’Associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano d’intesa con la Comunità pastorale Sant’Eufemia e col patrocinio del Comune di Erba.
Nel contesto della “maratona” teatrale ideata tra venerdì 24 e sabato 25 giugno per festeggiare i cinque anni della sua attività, Il Giardino delle Ore ha voluto riproporre quella produzione che tanto apprezzamento aveva riscosso in occasione delle prime rappresentazioni, per merito del testo scritto da Simone Severgnini (che firma anche la regia, originale e vivace) e dell’interpretazione appassionata e coinvolgente di Filippo Antonio Prina. Qualità confermate nella messa-in-scena di Sant’Eufemia («un onore lavorare in questa chiesa, dove padre Aristide ha svolto molta parte del suo ministero», ha ammesso Severgnini), necessariamente sintetica per esigenze di orario: rispetto allo spettacolo integrale, infatti, è stata allestita una selezione di “quadri”, che i presenti hanno gradito e salutato con convinti applausi, ripetuti quando Prina ha ammesso «la grande emozione avvertita nell’entrare nel personaggio e nell’immedesimarmi in padre Aristide». Al termine della rappresentazione è stato espresso l’auspicio che lo spettacolo possa essere replicato in altre località del nostro territorio.
Successivamente è stata mostrata al pubblico la gigantografia di un busto bronzeo raffigurante monsignor Pirovano, in procinto di essere collocato nella piazza di Marituba dove confluisce la via che lo scorso anno l’Amministrazione comunale della città brasiliana ha deciso di intitolare a padre Aristide. L’iniziativa è stata ideata dai Poveri Servi della Divina Provvidenza di Verona, oggi responsabili della missione di Marituba, ed è stata resa possibile dal sostegno economico degli Amici di Monsignor Aristide Pirovano.
Il busto è opera di Sergio Capellini, scultore di fama internazionale che ha esposto in tutto il mondo e nel 2009 è stato nominato membro della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon da papa Benedetto XVI. L’artista ha lavorato sulla base di una documentazione fotografica e delle indicazioni fornitegli dai Poveri Servi, tra i quali alcuni dei più stretti collaboratori di monsignor Pirovano (in allegato una scheda dell’opera, un’immagine del busto e un’altra col busto e l’autore).
«Questa opera è nata dal ricordo vivo che tutta la comunità di Marituba conserva per padre Aristide – ha spiegato la presidente degli Amici Enrica Sangiorgio -. Ci avevano chiesto una consulenza per il lavoro dell’artista, ma i suggerimenti fornitigli dai Poveri Servi sono stati più che sufficienti. Abbiamo volentieri finanziato la realizzazione e poi ci siamo resi conto che esistevano i margini per duplicare il busto…».
In effetti è in fase di realizzazione una seconda copia, identica alla prima, che, ultimata nel corso dell’estate, per volere dei Poveri Servi verrà poi spedita a Erba. Qui sarà collocata – in data ancora da definire – nel piccolo giardino adiacente l’abside di Sant’Eufemia. per iniziativa degli Amici di Monsignor Pirovano, d’intesa con la Comunità pastorale Sant’Eufemia e con la collaborazione del Comitato Sant’Eufemia e di Quej del Masigott.
«Mi sembra la collocazione più adeguata e più degna – ha rilevato don Giovanni Afker, responsabile della Comunità pastorale -, perché è vicina a una chiesa, e non a una chiesa qualsiasi, e in un angolo di verde che richiama il contesto naturale del Brasile dove padre Aristide ha svolto la sua missione». Don Afker ha poi elogiato Prina: «Più che una recita, la sua è stata una testimonianza, che ci ha reso particolarmente viva la figura di monsignor Pirovano. Del resto Il Giardino delle Ore realizza ottime produzioni ormai da cinque anni, è una compagnia decisamente collaudata e le premesse per ulteriori sviluppi ci sono tutte».
Parole a cui ha fatto eco il sindaco di Erba Marcella Tili, presente con l’assessore alla Cultura Franco Brusadelli: «Il Giardino delle Ore è una realtà che anima la vita culturale e sociale della nostra città. Credo che le strutture teatrali esistenti e in fase di realizzazione (all’aperto o al coperto) rappresentino altrettanti luoghi idonei per valorizzarla nel migliore dei modi. E spero anche che la “Notte Bianca” del teatro venga ripetuta e diventi un evento periodico». E riguardo il busto: «Una bellissima iniziativa, che alimenta il ricordo di padre Aristide presso una chiesa che gli era cara e che spero possa anche aiutare il suo desiderio che la sua memoria sia terreno fertile di nuove vocazioni. Certamente si può parlare di un “gemellaggio” virtuale tra Erba e Marituba, da formalizzare eventualmente nel modo più appropriato».