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«Camminare incontro a Gesù, praticare la carità,rendere testimonianza al Signore: monsignor Pirovano ci incoraggi a vivere così»

«Con la sua vita padre Aristide ci dice che la vita è un cammino incontro a Cristo nella pratica quotidiana della carità, un’occasione per rendere testimonianza». Con queste parole monsignor Mario Delpini, Vicario generale e Vescovo ausiliare della Diocesi di Milano, ha concluso l’omelia nella solenne concelebrazione eucaristica da lui presieduta questa mattina nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente a Erba, nella quale si è fatto memoria del sessantesimo anniversario della consacrazione episcopale di monsignor Aristide Pirovano, ordinato Vescovo il 13 novembre 1955 da monsignor Giovanni Battista Montini, allora Arcivescovo di Milano, proprio in Santa Maria Nascente.

Davanti a una foltissima assemblea (presente anche una rappresentanza dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Marcella Tili), il Vicario ha utilizzato il pastorale di monsignor Pirovano, oggi custodito nella chiesa di Sant’Eufemia. «Non credete a chi vi dice che la vita è un parcheggio, un campo di battaglia, una fatalità o un’enigma incomprensibile davanti al quale ci si può solo rassegnare – ha affermato monsignor Delpini riflettendo sul significato della prima domenica dell’Avvento ambrosiano -. Il sorriso di padre Aristide è un atto d’amore verso la vita, andando incontro al Signore…». E ha continuato: «Monsignor Pirovano è nato qui, ha vissuto qui, ha camminato per queste strade, ha fatto del bene alla sua comunità… Ma a un certo punto ha capito che doveva andare, che c’era del bene da fare altrove. In questo senso è un esempio ammirevole e incoraggiante di carità, nel chinarsi ad aiutare chi è nel bisogno». E poi un collegamento ai fatti tragici di Parigi (per i quali si è pregato al termine della Messa): «È solo facendo il bene che si estingue il male e si costruisce un mondo nuovo… Tutto quello che capita nella vita è un’occasione per rendere testimonianza a Gesù. Padre Aristide l’ha fatto e dal cielo incoraggi tutti a vivere così».

Parole a cui ha fatto eco don Giovanni Afker, responsabile della Comunità pastorale Sant’Eufemia, nel suo saluto finale: «Grazie Eccellenza, per averci proposto la figura di monsignor Pirovano non solo come esempio da onorare nella memoria, ma anche come stimolo a vivere da “Chiesa in uscita”, secondo l’auspicio di papa Francesco».

A concelebrare la Santa Messa, tra gli altri, padre Gustavo Bonassi e padre Oziel Feitosa Ribeiro, Poveri Servi della Divina Provvidenza dell’Opera don Calabria, a cui padre Aristide affidò la responsabilità della missione di Marituba quando ritornò in Italia. Presenti con loro anche fratel Gedovar Nazzari, il più stretto collaboratore di monsignor Pirovano a Marituba, oggi economo generale della Congregazione, suor Ignez Stieve (responsabile del progetto educativo dei bambini di Marituba) e l’ingegner Terezinha de Araujo, progettista dell’ospedale “Divina Provvidenza” e di tutte le principali opere realizzate nella missione, che all’offertorio hanno portato all’altare, tra gli altri doni, alcune immagini dei bambini di Marituba e la foto della prima benedizione impartita da padre Aristide Vescovo nel 1955. L’animazione musicale della Messa è stata invece curata dalle Cantorie della Comunità pastorale e del territorio, con esecuzioni intense e molto apprezzate, dirette dal maestro Francesco Andreoni.

L’omaggio musicale è proseguito nel pomeriggio, sempre nella chiesa di Santa Maria Nascente, con un concerto del Coro Santi Gervaso e Protaso di Caglio diretto e accompagnato all’organo dal maestro Renzo Masciadri. Il Coro si è esibito in un repertorio che ha spaziato da Mozart a Morricone, da Haendel a Lloyd Webber e Frisina, e nel quale si sono distinte in modo particolare le voci soliste di Paola e Tiziana Bracchi e di Antonella Masciadri, oltre all’apprezzatissimo oboe di Marino Bedetti. In apertura del concerto, grazie alla partecipazione di Antonello Molteni (violino) è stato eseguito un brano della colonna sonora di Schindler’s List, quale omaggio alle vittime degli attentati di Parigi. Molto applaudito dal pubblico, accorso in buon numero, il Coro è stato ringraziato calorosamente dagli Amici di monsignor Pirovano, attraverso le parole della presidente Enrica Sangiorgio e del presidente onorario Luigi Farina, che hanno consegnato al maestro Masciadri un medaglione con l’effige di padre Aristide.

Il concerto è stato accompagnato dalla proiezione di alcune immagini di repertorio della consacrazione episcopale di Pirovano nel 1955. E ripercorrendo un brano dell’omelia pronunciata da monsignor Montini in quell’occasione, don Giovanni Afker ha ricordato come, a concelebrare la Messa di questa mattina, ci fosse anche padre Oziel Feitosa Ribeiro, il primo religioso uscito dal Seminario di Marituba, attivo da pochi anni: «Come augurava Montini, anche questa è una conquista al regno di Dio mediata da padre Aristide – ha rilevato -. Preghiamo che, come auspicato da monsignor Pirovano nel suo testamento, dal suo esempio possano nascere anche altre vocazioni».

Il filmato della concelebrazione eucaristica è disponibile su youtube:

Guarda il video

Celebrazione eucaristica in memoria del sessantesimo anniversario della consacrazione episcopale di monsignor Aristide Pirovano

Concerto del Coro Santi Gervaso e Protaso di Caglio diretto dal maestro Renzo Masciadri

Immagini scattate durante la cerimonia per la consacrazione episcopale di padre Aristide (Archivio fotografico Impresa Tecnoeditoriale Lombarda)

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