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Gli Amici salutano mons. Delpini, nuovo Arcivescovo di Milano

L’Associazione Amici di monsignor Aristide Pirovano si unisce alla gioia di tutta la Diocesi di Milano per la nomina del suo nuovo Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, decisa da papa Francesco e resa pubblica venerdì 7 luglio. Monsignor Delpini, 66 anni, prete dal 1975 e vescovo dal 2007: succede al cardinale Angelo Scola, Arcivescovo dal 2011, di cui era Vicario generale dal 2012.

Negli ultimi anni monsignor Delpini è venuto a Erba in due circostanze legate a monsignor Pirovano.

La prima fu domenica 9 febbraio 2014, quando nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente presiedette la Santa Messa in suffragio di padre Aristide a diciassette anni dalla sua scomparsa. «Sono onorato di essere qui a ricordare insieme a voi monsignor Aristide Pirovano, esempio illuminante di vita cristiana», esordì quel pomeriggio, e poi proseguì: «La sua vita fu tribolata: durante la guerra, in missione, quando assunse la guida del Pime e quando decise di recarsi in mezzo ai lebbrosi… Una vita che non si è risparmiata, tra fatiche, tribolazioni, pericoli e responsabilità» e spesa «nell’annunciare a tutti una Parola che meritava di essere creduta». Delpini fece riferimento anche al motto episcopale di padre Aristide, Ut vitam habeant, “Perché abbiano la vita”: «A questo monsignor Pirovano ha improntato la sua vocazione e la sua missione, per questo ha percorso la terra e annunciato il Vangelo: affinché le persone che incontrava potessero essere vivi della vita di Dio». E al termine della celebrazione, prima della benedizione, rivolse parole di apprezzamento e incoraggiamento per l’attività degli “Amici”, volta a perpetuare il ricordo e la conoscenza di padre Aristide, della sua vita «ricca e affascinante» e della sua «figura esemplare di fede e di dedizione alla vita cristiana».

La seconda circostanza fu domenica 15 novembre 2015, allorché, sempre in Santa Maria Nascente, monsignor Delpini presiedette una solenne concelebrazione eucaristica nel sessantesimo anniversario della consacrazione episcopale di padre Aristide. L’allora Vicario generale utilizzò il pastorale di monsignor Pirovano, custodito nella chiesa di Sant’Eufemia, e nell’omelia sottolineò: «Non credete a chi vi dice che la vita è un parcheggio, un campo di battaglia, una fatalità o un enigma incomprensibile davanti al quale ci si può solo rassegnare… Il sorriso di padre Aristide è un atto d’amore verso la vita, andando incontro al Signore…». E continuò: «Monsignor Pirovano è nato qui, ha vissuto qui, ha camminato per queste strade, ha fatto del bene alla sua comunità… Ma a un certo punto ha capito che doveva andare, che c’era del bene da fare altrove. In questo senso è un esempio ammirevole e incoraggiante di carità, nel chinarsi ad aiutare chi è nel bisogno». E così concluse: «Tutto quello che capita nella vita è un’occasione per rendere testimonianza a Gesù. Padre Aristide l’ha fatto e dal cielo incoraggi tutti a vivere così»

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