Nella notte tra il 13 e il 14 aprile, provata da lunghi mesi di travaglio fisico, si è spenta a 77 anni la dottoressa Marcella Tili, già Sindaco di Erba. Molto conosciuta, apprezzata per la sua umanità e stimata per la sua attività professionale (era titolare di una storica farmacia in piazza Vittorio Veneto), pur non essendo nativa di Erba amava profondamente la città e si è spesa in un impegno sociale e civico al servizio della cittadinanza. Dopo diversi anni di presenza in Consiglio comunale, nel 2007 fu eletta Sindaco, prima donna a ricoprire l’incarico a Erba. Fu primo cittadino per due mandati, fino al 2017.
Dieci anni nei quali – come pubblica amministratrice, ma prima ancora come erbese – è sempre stata vicina all’Associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano, partecipando costantemente alle iniziative e agli eventi pubblici promossi dal sodalizio. «Padre Aristide ha amato molto Erba e ne è stato riamato, perché incarnava perfettamente il dna dei brianzoli, concreti, determinati e aperti alla solidarietà, caratteristiche ben presenti anche negli Amici che portano avanti le sue opere», disse in occasione della Messa per il 20° anniversario della scomparsa (5 febbraio 2017).
Alla memoria di monsignor Pirovano era legata da una profonda devozione e per questo accolse con favore e sostenne le manifestazioni che gli Amici indissero nel 2015 a 100 anni dalla sua nascita e a 60 dalla sua consacrazione episcopale. «Ricordo la prima volta che vidi padre Aristide: il suo sorriso e il suo carisma sono indelebili nella mia memoria», sottolineò in una delle serate tenute in Sala Isacchi per ripercorrere la vita del missionario.
In questo contesto inviò una lettera ufficiale a papa Francesco, presentandogli Erba come la città che ha dato i natali a padre Aristide, «un uomo di straordinaria umanità e capace di rendere possibile l’impossibile. Il suo esempio e la tenace risolutezza con la quale ha affrontato le difficoltà per portare conforto e aiuto concreto a chi viveva nell’indigenza e nella disperazione è stato il seme che ha generato il profondo senso di solidarietà che contraddistingue la popolazione erbese».
E poi partecipò con entusiasmo al pellegrinaggio in Vaticano in onore di monsignor Pirovano, prendendo la parola al termine della celebrazione nella Basilica di San Pietro. Non nascondendo la sua emozione, invitò a ricordare l’opera di padre Aristide come «esempio di grande bontà e umanità, tanto profonda da farci superare la naturale tendenza ad affrontare i fatti della vita con il cinico egoismo che sovente ci contraddistingue. Quello che faceva era tanto, ma è come lo faceva che lo rendeva unico. Ricordiamoci di questo nei momenti bui e difficili della nostra esistenza. C’è sicuramente qualcuno da qualche parte che ci porterà l’aiuto di cui necessitiamo. Questo è stato il suo insegnamento: facciamone tesoro». Nella serata in Consiglio comunale in cui si tenne il bilancio di quelle giornate affermò: «Abbiamo vissuto un’esperienza toccante e di grande intensità emotiva».
Sempre nel 2015 promosse il conferimento della cittadinanza onoraria a monsignor Aristide Pirovano: «Persona di grande valore umano, promotore di un messaggio di forte solidarietà, oggi portato avanti dall’Associazione degli Amici. Non è un caso che questo messaggio sia ancora oggi così radicato nella nostra città, nella quale i valori umani e cristiani sono fortemente presenti. Lui, grande interprete di questi valori, ne è divenuto testimone oltre i confini della sua terra».
I funerali saranno celebrati nella Prepositura di Erba mercoledì 16 aprile alle 15, preceduti alle 14.30 dal Rosario.
L’Associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano partecipa al cordoglio dei famigliari, degli amici, dei conoscenti e di tutta la città di Erba.
14-04-2025