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«Per Marituba grandi progetti, una prospettiva entusiasmante»

Un’esperienza molto intensa, nella quale l’aspetto più significativo è stato «sentirsi non ospiti, ma a tutti gli effetti parte di una stessa comunità». Così Rosanna Pirovano, presidente degli Amici di Monsignor Pirovano, definisce la sua recente trasferta a Marituba, dove ha rappresentato l’associazione all’inaugurazione ufficiale della risonanza magnetica all’interno dell’Ospedale «Divina Provvidenza». Un’apparecchiatura che i Poveri Servi dell’Opera Don Calabria – la congregazione religiosa “erede” di padre Aristide nella missione brasiliana – ha acquistato anche grazie a un importante contributo finanziario degli Amici. La Presidente era accompagnata dalla dottoressa Daniela Vismara, neurochirurgo all’Ospedale Manzoni di Lecco, e dalla dottoressa Miriam Fossati, specialista in malattie infettive e tropicali, libera professionista in diverse strutture ambulatoriali tra Como e Lecco.

C’era molta attesa per l’inaugurazione, che la delegazione erbese ha in qualche modo “anticipato”. «La dottoressa Vismara non vedeva l’ora di visitare l’Ospedale, per cui, il giorno prima della cerimonia, l’ho accompagnata – racconta -. Così abbiamo avuto modo di vedere la risonanza già in funzione: una donna si stava sottoponendo all’esame, che ha poi rivelato una massa tumorale in zona addominale. Per la sua età e le sue condizioni fisiche, però, sembra che fortunatamente si possa intervenire e risolvere il problema. È stata un’anteprima emozionante…».

Il giorno dopo ha avuto luogo l’inaugurazione, alla presenza del governatore dello Stato del Parà Helber Zahluth Barbalho, di altre autorità civili del territorio, di fratel Gedovar Nazzari (economo generale dell’Opera Don Calabria e presidente dell’Ospedale di Negrar) e di altri esponenti dell’Opera, nonché di esponenti del Comitato San Giovanni Calabria di Verona, altra associazione che ha contribuito in modo significativo all’acquisto dell’apparecchiatura. Alla cerimonia ha fatto seguito la Messa di ringraziamento, presieduta dall’Arcivescovo di Belem, monsignor Alberto Taveira Corrêa, durante la quale la Presidente ha ricevuto una targa che, in virtù del loro contributo, qualifica gli Amici come «Ministri della Provvidenza». «Un riconoscimento che mi ha commosso», ammette.

La messa in funzione della risonanza è il primo passo di un grande progetto ideato dai Poveri Servi, che nell’arco dei prossimi quattro anni vedrà sorgere accanto all’Ospedale un Centro di ricerca scientifica applicata alla medicina («che io desidero fortemente venga intitolato a padre Aristide», sottolinea Rosanna Pirovano) e contestualmente l’avvio dell’attività di formazione universitaria per medici e paramedici, in collaborazione con la Diocesi di Belem. E il viaggio a Marituba ha costituito un’esperienza molto interessante per i due medici partiti dall’Italia, favorevolmente colpiti dalla razionale dislocazione dei settori dell’Ospedale, che riduce al minimo il tempo di trasferimento da un reparto all’altro: «La dottoressa Vismara ha collaborato ad alcuni interventi chirurgici e ha lanciato l’idea di un gemellaggio tra l’Ospedale di Marituba e quello di Lecco, dove i medici brasiliani potrebbero essere ospiti per alcuni mesi all’anno per un periodo di formazione e aggiornamento – continua la Presidente -. La dottoressa Fossati, invece, si è collegata con la dottoressa Concetta Castilletti, la virologa che sarà il “perno” del futuro Centro di ricerca e che si trovava in Italia, per un confronto a distanza sulle malattie tropicali». Nei piani dell’Ospedale c’è anche il possibile acquisto di una Moc, l’apparecchio per l’esame che misura la densità minerale ossea dello scheletro.

Tutte prospettive che tengono conto del periodo cruciale che attende lo Stato del Parà. Nell’autunno del 2025, infatti, la capitale Belem (a circa 20 chilometri da Marituba) ospiterà la Cop30, il vertice internazionale sui cambiamenti climatici, che convoglierà sul territorio amazzonico l’attenzione di tutto il mondo. E anche Marituba si sta preparando. Dice ancora Rosanna Pirovano: «Nelle scorse settimane fratel Gedovar ha incontrato l’ambasciatore italiano in Brasile Alessandro Cortese, di fresca nomina, per una prima, utilissima e importante presa di contatto in vista di futuri e proficui rapporti, anche alla luce dell’importante progetto che sta nascendo».

Durante il soggiorno a Marituba, oltre a partecipare a momenti di festa e animazione (era il periodo di Carnevale), la Presidente ha visitato le opere della missione, le scuole (dove ha portato penne, quaderni e altro materiale di cancelleria raccolto a Erba) e alcune famiglie. Si è parlato anche di un nuovo progetto – la realizzazione di una casa di accoglienza, educazione alla maternità e formazione professionale per ragazze madri – che l’Opera Don Calabria vorrebbe realizzare in un complesso dismesso dal Comune di Marituba e al quale gli Amici potrebbero contribuire. «Insomma, c’è molto da fare – conclude -, ma questi progetti di sviluppo, per quanto impegnativi, mi danno entusiasmo».

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