«È una gioia condividere con voi il legame tra Erba e Marituba, che padre Aristide ha unito». La testimonianza al termine della Messa celebrata nella Prepositura di Santa Maria Nascente domenica 22 ottobre (link), Giornata mondiale missionaria, è stata il “cuore” della visita a Erba di suor Letícia Souza de Lima, Povera Serva della Divina Provvidenza – Opera Don Calabria proveniente da Marituba, la comunità brasiliana alla quale monsignor Aristide Pirovano ha dedicato gli ultimi vent’anni della sua esistenza. Suor Leticia è una religiosa della congregazione alla quale il Vescovo missionario erbese “affido” la comunità al momento del suo rientro in Italia, negli anni Novanta. A Marituba da sei anni, suor Leticia è la responsabile del programma educativo di bambini e ragazzi in asili e scuole, sostenuto dalle adozioni a distanza, tra le quali anche quelle promosse dall’Associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano di Erba.
«Oggi Marituba è molto diversa dai tempi di padre Aristide – ha spiegato in chiesa -. Allora era una colonia di lebbrosi, oggi è una città di oltre 110 mila abitanti, ma ci sono comunque tante difficoltà». Monsignor Pirovano considerava l’educazione fondamentale per il benessere dei più giovani e quindi per il futuro della comunità. Con lo stesso spirito suor Leticia svolge il suo servizio: «Vogliamo assicurare ai nostri bambini e ai nostri ragazzi un futuro di speranza. L’essenza della nostra missione è andare incontro a chiunque sia in difficoltà, portando gioia e allegria. Celebrare la Giornata missionaria qui a Erba è stata un’esperienza speciale, che mi ha fatto sentire a casa», ha concluso.
La sera prima aveva preso la parola al termine della Messa vigiliare nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Crevenna (link): «Nella mia giornata sono sempre in movimento, perché il nostro impegno è teso a far sì che i ragazzi siano seguiti con attenzione e affetto, senza dimenticare nessuno. Marituba è povera, ma cerchiamo di compensare con l’amore la mancanza di mezzi economici: per questo i nostri ragazzi sono sempre sorridenti».
Già all’indomani del suo arrivo a Erba, nella serata di mercoledì 18 ottobre, suor Leticia aveva partecipato alla Messa celebrata alla Casa della Gioventù. «Vi ringrazio per l’accoglienza – aveva detto in quell’occasione – e vi porto i saluti di Marituba, dove proseguiamo il sogno e l’opera di padre Aristide».
Gli incontri nelle scuole
Tra mercoledì 18 e venerdì 20 ottobre suor Leticia ha compiuto un intenso tour tra le scuole della città e non solo: dalle elementari (di via Battisti e dell’Istituto San Vincenzo) alle medie (la Puecher e la San Vincenzo di Erba e di Albese con Cassano), fino alle superiori (il Liceo Carlo Porta e l’Istituto professionale agro-ambientale San Vincenzo di Albese).
A bambini e ragazzi la religiosa ha spiegato il suo lavoro quotidiano con i 4165 loro coetanei brasiliani che frequentano asili e scuole a Marituba. Aiutandosi con slides e immagini, ha descritto il servizio educativo che l’Opera Don Calabria assicura ai giovanissimi, non solo in termini formativi, di corretta alimentazione e di educazione igienico-sanitaria, ma anche fornendo un ambiente sicuro e protetto rispetto a possibili devianze legate al traffico di droga, purtroppo molto diffuso a Marituba. Un’opera che si basa sui cinque “pilastri” della pedagogia calabriana: vedere, avvicinarsi, convincere dolcemente, riconoscere e accogliere. Senza dimenticare che il sostegno economico a cui le adozioni a distanza contribuiscono va a beneficio non solo del bambino o del ragazzo, ma di tutta la sua famiglia.
La narrativa coinvolgente di suor Leticia ha conquistato alunni, studenti e docenti, creando un clima di grande ascolto e attenzione. Alle scuole elementari di via Battisti, in un’atmosfera di totale condivisione, la religiosa si è seduta in mezzo ai ragazzi e ha accompagnato i loro canti e le loro movenze. Sempre qui, dalla domanda di un ragazzo sull’importo annuale di un’adozione a distanza (372 euro), è nata la volontà di una classe di dare corso a questo gesto.
Con “padrini” e “madrine”
Proprio l’incontro con “padrini” e “madrine” a distanza, all’Istituto San Vincenzo, ha caratterizzato la serata di venerdì 20 ottobre. A loro suor Leticia ha descritto la realtà odierna di Marituba, città da 29 anni, con un notevole ricambio nella popolazione, dovuto a migrazioni e trasferimenti verso città vicine o altri Stati, alla ricerca di migliori opportunità lavorative o per sfuggire alle vessazioni della malavita.
Suor Leticia si è fatta portavoce del messaggio di gratitudine che padre Joao Pilotti, responsabile della missione di Marituba, ha inviato agli erbesi. «Per noi gli aiuti che giungono da Erba rappresentano la continuità dell’opera svolta da padre Aristide», ha assicurato la religiosa. E a questo si è collegato Carlo Farina, consigliere degli Amici, lanciando un vero e proprio «grido d’aiuto» riguardo le adozioni a distanza. «Ormai da alcuni anni assistiamo a un calo costante – ha sottolineato -. È necessario un rilancio di sensibilità».
Alla serata sono intervenuti anche Leonardo e Irene Bussola, giovane coppia di Briosco, che in estate sono stati a Marituba in viaggio di nozze. «Suor Leticia ci ha accompagnato passo dopo passo nella nostra esperienza – ha sottolineato Irene -. Un angelo che ci ha guidato in un’esplosione di sorrisi». Leonardo ha definito «idilliaci» gli ambienti scolastici visitati, se confrontati con i contesti abitativi, estremamente poveri. E ha raccontato del dono di un frigorifero fatto a una famiglia che ne aveva necessità: «L’abbiamo trasportato con il furgone un tempo utilizzato da padre Aristide…».
La giornata di sabato 20 ha invece regalato a suor Leticia altri momenti emozionanti: la visita alla casa natale di padre Aristide e alla chiesa di Sant’Eufemia (dove sono conservate le sue vesti e le insegne episcopali) e la preghiera sulla sua tomba al Cimitero maggiore. C’è stato modo anche di incontrare persone e famiglie a diverso titolo legate al ricordo del Vescovo missionario.
Il concerto
Ultima “tappa” erbese per suor Leticia, nel pomeriggio di domenica 22, il concerto di musica sacra in Prepositura: un evento promosso in memoria di Aldo e Giuliana Rizzi (grandi amici di padre Aristide), organizzato dalla Corale San Pietro al Monte di Civate con la collaborazione della Prepositura di Santa Maria Nascente e il patrocinio del Comune di Erba. Davanti a un foltissimo auditorio, accompagnata dal Quartetto alla maniera italiana, la Corale ha eseguito la Missa Defuntorum in Mi bemolle maggiore di Nicolò Jommelli, riscuotendo grande apprezzamento da parte dei presenti.
Suor Leticia ha rivolto un breve saluto durante il momento dedicato alla raccolta di offerte destinate proprio a Marituba, per poi raggiungere la Casa della Gioventù, dove era in corso la Festa delle Famiglie. A suggello del soggiorno della religiosa in città, la considerazione di Rosanna Pirovano, presidente degli Amici di Monsignor Aristide Pirovano: «È stata una “letizia” vera per tutte le persone che ha incontrato».
Con “padrini” e “madrine”
La Santa Messa
Il concerto